La Persona Marianista al Alba del XXI Secolo

Hugh Bihl, un fratello marianista della provincia degli Stati Uniti d’America e autore di The Marianist Person at the Dawn of the Twenty-first Century, presenta in questa prima parte del suo libro un’interpretazione dei primi documenti marianisti per quanto si riferisce alla loro visione della persona. Egli segue lo sviluppo del pensiero marianista attraverso la visione del Concilio Vaticano II, dei più recenti Capitoli Generali e della Regola di Vita, notando un “radicale cambiamento di paradigma”.

Nella seconda parte del suo lavoro fratel Hugh dà suggerimenti per una visione aggiornata della persona, notando che il comunemente accettato modo di parlare della persona nell’Occidente come un autonomo centro di consapevolezza che da una parte accentua l’unicità della persona, ma lascia dall’altra parte la relazionalità della persona. Per tracciare un’antropologia più adeguata per la nostra visione post conciliare, egli attinge alla teologia Trinitaria, specialmente alla ricca tradizione orientale, e per la visione della libertà da Gregorio di Nissa, un teologo del IV secolo, da Karl Rahner e da Raimundo Panikkar.
La persona umana partecipa all’attività creatrice di Dio e in questo senso diventa co-creatrice di se stessa. Fratel Hugh cerca anche di dare un fondamento all’opera di ricostruzione sociale ? l’appello di Panikkar a un significativo cambio culturale ? in un’antropologia adatta al Marianista di oggi.

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