Monsieur Chaminade prete “refrattario” e le ritrattazioni dei preti “costituzionali” della Rivoluzione francese

“Con questa ricerca mi propongo di analizzare un aspetto della grande e differenziata opera del Venerabile Padre Guglielmo Giuseppe Chaminade (1761-1850), fondatore dell’Ordine dei Marianisti.
Con questo lavoro intendo presentare, a coloro che ancora non lo conoscono, la figura di questo coraggioso prete francese, vissuto tra la Rivoluzione del 1789 e la Rivoluzione di luglio del 1830, con la cacciata di Carlo X e la salita al trono di Luigi Filippo d’Orléans.
Sebbene sia ancora poco conosciuto in Italia, su Padre Chaminade è stato scritto molto, e ultimamente è stato particolarmente studiato per la sua causa di beatificazione avvenuta il 3 settembre 2000. La mia ricerca si svolge nell’ambito disciplinare di Storia della Chiesa e intende presentare il P. Chaminade non tanto dal punto di vista dottrinale quanto da quello storico – sociale. Mi propongo di prendere in esame una porzione di storia travagliata e confusa, qual è quella della Rivoluzione francese, di analizzare la Costituzione Civile del Clero (2 luglio 1790) e in particolare l’attività del P. Chaminade, che potremmo definire “inquisitore alla rovescia”, colui che fu prescelto, per le sue capacità spirituali e pratiche, a vagliare il sincero pentimento e i buoni propositi dei preti che avevano giurato la Costituzione Civile e volevano ritornare, come figli prodighi, nel grembo della Santa Madre Chiesa.
Il metodo adottato in questo mio lavoro è quello di partire dai documenti dell’Archivio Generale Marianista (AGMAR), di presentare sia le lettere di questi preti giurati indirizzate al Penitenziere P. Chaminade, sia le risposte di quest’ultimo, che li incoraggiava a superare la vergogna pubblica della ritrattazione. Il risultato che mi prefiggo è quello di far conoscere, nel mio modesto ambito, la figura di questo santo personaggio e di presentare la Rivoluzione francese, finora troppo mitizzata per i suoi ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza, anche come fonte di dottrine nefaste per la Chiesa e la religione”. Dalla Prefazione.

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